Signore e signori, in qualità di governatore della provincia del Limburgo, area di confine nei Paesi Bassi ma che in Europa occupa una posizione centrale, questo progetto è un vero piacere per me. Siamo a Maastricht, capoluogo della suddetta provincia ed io stesso lavoro nell’edificio dove nel 1992 è nata l’UE attraverso la stipulazione del “Trattato di Maastricht”. Passo davanti a quello stesso trattato ogni giorno; l’originale è custodito in un caveau del Campidoglio a Roma mentre la prima copia è nel mio ufficio e ciò mi ricorda la più recente storia dell’Europa ma anche quella passata. Qui vediamo alcuni Imperatori dell’Impero Romano e hanno tutti a che fare con questa zona, con il Limburgo e Maastricht. Maastricht è la città più antica dei Paesi Bassi, fondata dai Romani dove esisteva già un punto per l’attraversamento del fiume Mosa. L’area fu rafforzata con la creazione di un Castellum e fu così che nacque la grande Maastricht. È diventato un centro per la Chiesa, la scienza, la storia militare e un crocevia di culture in Europa; come quella Romana e Germanica, che vediamo ancora oggi presenti nella nostra lingua con derivazioni dal Latino, Francese e Tedesco. Un luogo che è diventato un simbolo con la funzione di ponte che Maastricht porta nel suo stesso nome "Trajectum ad Mosam", letteralmente “Per attraversare la Mosa”.
Ecco perché penso che sia così bello che un artista come Wil van der Laan, che ha in sé questo DNA e che sa esattamente cosa significhi un crocevia di culture, possa dare forma a questi concetti nelle sue opere e che ora abbia la possibilità di mostrarvele; immagini di una storia che potreste dire “È la nostra” ma che in realtà fanno parte anche della nostra storia.
Wil van der Lann è perfettamente in grado di catturare nelle sue opere ciò che sente venendo a contatto con altre culture e lo fa in maniera del tutto responsabile. Lo si vede nelle forme, nella disposizione, in Giulio Cesare posto centralmente, in realtà non un vero Imperatore ma probabilmente l’unico che è stato effettivamente a Maastricht, come testimonia la sua opera “De bello Gallico” che vede molte delle battaglie svolgersi in questi luoghi.
Lo si vede anche nelle immagini degli altri Imperatori, che hanno tutti influenzato la nostra zona attraverso l’Impero Romano.
Questo è il motivo per cui siamo orgogliosi come rappresentanti di questa provincia, come governatore, di vedere queste opere nel mio capoluogo; ma siamo in realtà anche un po’ tristi che presto se ne andranno per essere anche da voi ammirate. Spero che possano tornane di tanto in tanto, ciò rinnoverà anche la nostra connessione.
Mi congratulo con voi Italiani e anche con l'artista e auguro a tutti tanta felicità e benessere.
Ogni volta che vedrai queste opere, ricorda il crocevia tra culture, il collegamento tra Latini e Germanici e Maastricht, città natale dell'Unione Europea.